Liquirizia: un toccasana naturale | Proprietà, benefici e utilizzi | Ingrosso dolciumi online
Liquirizia: il “coltellino svizzero” di Madre Natura
Poche cose in Natura hanno le qualità che possiamo trovare nella pianta di liquirizia. La Glycyrrhizia glabra o Liquirizia è una pianta rustica officinale tipica della zona mediterranea e asiatica. Le sue radici sono utilizzate da millenni nella medicina tradizionale cinese e dal Medioevo in quella europea, soprattutto italiana. A pensarci è incredibile come, dalla radice di una semplice pianta, si possano ottenere così tanti benefici. Gli utilizzi della liquirizia spaziano dalla cucina, all farmacologia, dalla medicina alla cosmesi fino alla produzione di dolci e dolciumi. La glicirizzina, il principio attivo della liquirizia presente soprattutto nell’apparato radicale della pianta, ha un potere dolcificante superiore a quello del saccarosio e questo permette di realizzare dolci e dolciumi a basso tenore zuccherino.
Liquirizia come dolciume
Come dolciume la liquirizia viene prodotta utilizzando l’estratto di liquirizia risultato della “spremitura” delle radici essiccate della pianta. Utilizzando “in purezza” questo estratto otterremo la liquirizia pura (spezzatina, rombetti, tronchetti, etc.). Addizionando all’estratto altri ingredienti come addensanti, zuccheri o sale, si otterranno, tra le altre: le liquirizie elastiche (pesci, rotelle, more, etc.), la liquirizia confettata (sassolini dello ionio), la liquirizia salata e quella farcita.
Liquirizia: proprietà e benefici
La Glycyrrhizia glabra è una pianta perenne a fioritura estiva dalle molteplici proprietà e benefici.
- Agevola il transito intestinale aiutando la digestione e riducendo il senso di pesantezza.
- Rimedio contro la pressione bassa.
- Attenua gli spasmi gastro-intestinali e i problemi di intestino irritabile.
- Grazie al maltitolo svolge una blanda funzione lassativa e aiuta in caso di stipsi.
- Modera gli effetti di ansia e stress e regola i livelli di zucchero nel sangue.
- Contrasta l’acidità di stomaco ed ha azione anti-infiammatoria.
- Rimedio per malattie da raffreddamento come: tosse, raffreddore, mal di gola grazie alle sue funzioni espettoranti ed emolienti.
- Azione rinfrescante del cavo orale e rimedio contro l’alitosi.
- Attenua il senso di fame e può aiutare nel corso di diete dimagranti.
- Dissetante perchè favorisce la ritenzione di sodio e acqua nelle cellule riducendo la necessità di acqua da parte dell’organismo.
- Riduce il desiderio di fumare.
Bastoncini e liquirizia pura
Gli effetti benefici della liquirizia migliorano in base a come la si assume. Meno sarà lavorata, maggiore sarà l’efficacia delle sue proprietà sul nostro organismo. Dalla semplice essiccazione della radice di Glycyrrhizia glabra otterremo i classici bastoncini e dalla successiva lavorazione della radice essiccata si otterrà l’estratto di liquirizia pura.
Succhiata e masticata la radice (bastoncino) di liquirizia ha:
- effetto saziante perchè stimola la salivazione “ingannando” il senso di fame;
- la capacità di ridurre il desiderio di fumare sostituiendo tra le altre cose la gestualità della sigaretta.
Tritata e ridotta a pezzetti la radice (bastoncino) di liquirizia è adatta per ottenere infusi e tisane indicate per:
- trattare naturalmente le malattie da raffreddamento;
- depurare l’organismo.
Dall’estratto di liquirizia pura si ottengono le classiche pastiglie/caramelle che, masticate, sono perfette per contrastare l’alitosi e rinfrescare il cavo orale.
Curiosità
Quella rossa non è una vera e propria liquirizia. Ne richiama le forme più classiche come ad esempio le rotelle ma al posto dell’estratto di liquirizia viene prodotta utilizzando estratti di frutta varia, principalmente lampone e fragola.
Teofrasto, botanico e filosofo greco discepolo di Aristotele, la chiamava “radice sciita”. Questo popolo nomade delle steppe iraniche, secondo il botanico greco, era solito mescolarla al formaggio di latte di cavalla per resistere anche 12 ore senza bere.
Infine ti voglio ricordare che “fa bene ma non bisogna esagerare” e che, come tutte le erbe officinali, va assunta con moderazione. Alcune categorie di persone sono comunque sconsigliate dall’assumerla come soggetti ipertesi e donne in fase di allattamento. Per tutti gli altri vale la regola che “se non c’è moderazione anche l’acqua può far male”. Quindi ricordiamoci sempre che “è la dose a fare il veleno”. Se vogliamo mantenere intatte virtù, proprietà e benefici derivanti dall’assunzione di un alimento, non dobbiamo far altro che seguire le piccole regole del buon senso che i nostri nonni ci hanno insegnato.