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“San Martino Castagne e Vino” Origine del Proverbio

SAN MARTINO CASTAGNE e VINO

 

Questo è un proverbio diffuso in prevalenza nell’Italia del Nord Come anche “L’Estate di San Martino: tre giorni e un pocolino” che con l’11 Novembre sta ad indicare quei tre giorni e mezzo di temperature quasi estive in cui teminano le attività agricole, si apre il vino novello e si da inizio al periodo natalizio.

La Cultura Contadina e il suo Folklore sono  spesso responsabili dell’invenzione di questi adagi popolari.

MA CHI è QUESTO MARTINO ?!?

 

affresco di San Martino che offre il mantello al mendicante opera di Simone Martini

Affresco raffigurante San Martino che offre il suo mantello al mendicante

I riferimenti storici sono da ricondurre a San Martino di Tours (316-397 D.C.) che è stato un vescovo cristiano del IV sec. D.C.

Martino nasce nella Pannonia romana, l’odierna Ungheria, attorno al 316 D.C. Figlio di un tribuno militare romano è chiamato Martinus dal padre in onore di Marte il dio romano della guerra (Ares per i greci). Divenuto veterano al padre viene assegnato un podere a Pavia e qui si trasferisce con la famiglia. Martino trascorrerà quindi la sua infanzia in Italia.

Nel 331 D.C. un editto imperiale impone ai figli dei veterani di arruolarsi nell’esercito. Martino viene allora inviato nelle Gallie ad Amiens dove presta servizio nelle truppe non combattenti della guardia imperiale. Ad una ronda notturna dell’inverno del 335 D.C. si fa risalire l’episodio celebre del taglio del mantello. La notte seguente a Martino appare in sogno Gesù che lo ringraziava vestito della metà del suo mantello. Al risveglio il mantello di Martino era miracolosamente integro. Questo episodio fu così importante per Martino che la Pasqua successiva prese il Battesimo. Smessi i panni del soldato Martino girovagò per l’Europa fondando monasteri, conducendo vita eremitica e impegnandosi contro l’arianesimo. Tornato in Francia, a Tours, fu eletto vescovo della città nell’anno 371 e lo rimase fino alla sua morte nel 397.

11 Novembre, data dei suoi funerali, è il giorno in cui si ricorda San Martino. Ad oggi, Martino è ancora uno dei santi più amati e venerati dai Cristiani di tutto il mondo.

MA PERCHE’ PROPRIO CASTAGNE e VINO ?!?

Si pensa che questa usanza, più che alla venerazione del Santo Martino, sia da collegarsi al periodo dell’anno. Cosa offre la terra in abbondanza a Novembre? Castagne e Vino! Le castagne si raccolgono a Settembre e nello stesso periodo avviene la vendemmia del vino. Raccolta e vendemmia erano tra i momenti più importanti della vita agricola delle zone più povere del Paese. Il castagno è ricordato anche come “albero del pane”. Dai suoi frutti essiccati e macinati si ottiene una farina nutriente e meno costosa di quella del frumento. Tale farina veniva utilizzata nelle cucine delle famiglie più povere per fare pane e dolci ed era considerata un elemento primario per la sopravvivenza di intere comunità e nuclei familiari. L’uva, raccolta a Settembre, produce il primo vino “nuovo” proprio a Novembre ed ogni famiglia, anche la meno abbiente, aveva del vino in casa!

Come festeggiare quindi una ricorrenza così sentita come quella di San Martino anche nelle comunità più povere? Ma con Castagne e Vino ovvio!!!

CURIOSITA’
Dolce tipico di Venezia raffigurante il santo a cavallo

Dolce tipico di Venezia raffigurante il santo a cavallo

In Occasione della ricorrenza di San Martino a VENEZIA si prepara il Dolce Tipico fatto di Pasta Frolla la cui forma rappresenta San Martino a Cavallo con la sua Spada.

La Ricetta classica lo prevede ricoperto di Glassa e bottoncini dolci tipo Smarties, ma lo si può trovare in diverse varianti.

La Tradizione Vuole che per la ricorrenza  lo si regali reciprocamente tra “morosi” in segno di reciproco Affetto e Amore.

 

 

 

 

 

Ringraziamo Daniele Roccato che ha trattato in maniera molto più approfondita il tema di “castagne e vino” nel suo “paper”: Origine del Proverbio – A san Martino castagne e vino.