Torrone e croccante: i must have delle festività
Le corse per trovare il regalo perfetto da mettere sotto l’albero, le grandi abbuffate in famiglia, le risate e la gioia dei bambini. Ci siamo appena lasciati alle spalle Natale e Santo Stefano che già ne sentiamo la mancanza. Ma l’atmosfera magica delle Feste per fortuna non è ancora passata, insieme al suo inconfondibile profumo di zucchero e frutta secca caramelleta.
Che Natale sarebbe senza torrone?
Un Natale senza torrone e croccante sarebbe sicuramente peggio di un mondo senza Nutella. Diciamoci la verità. Ad un mondo senza Nutella – forse con un po’ di difficoltà – riusciremmo anche ad abituarci, ma Natale, Capodanno e Epifania senza torrone e croccante in Italia sarebbero inconcepibili.
Meno “gossippari, social e di tendenza” di panettone e pandoro, torrone e croccante sono la vera anima delle Feste di fine anno. Volendo un po’ giocare, se i primi assomigliano al parente sempre intento a farsi selfie, a postare e a mostrarsi sui social, torrone e croccante sono come le nonne e le mamme senza le quali non potremmo gustarci – e fotografare – tutte le prelibatezze e la magia delle Feste. Quindi viva le mamme e le nonne, viva croccanti e torroni!
Italia Babele di torroni
Come i dialetti si sviluppano tutti da una stessa lingua, così la grande varietà di torroni che animano le Feste di fine anno, nascono tutti da una lingua che ha una “grammatica comune” fatta degli stessi semplici ingredienti (miele, albume, frutta secca e zucchero). Nonostante questo i torroni non sono tutti uguali.
Alle nocciole, alle mandorle, alle noci, al sesamo o ai pistacchi. C’è chi predilige l’utilizzo di solo miele di macchia mediterranea. C’è chi lo lavora tenero e chi friabile, chi lo presenta sotto forma di torte, pani, stecche o torroncini. Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Abruzzo, Molise, Calabria, Sardegna, Sicilia. Comunque lo si intenda, qualunque sia il territorio di provenienza, il torrone è un dolce che è tutto tranne che monotono e che come pochi sa parlare al cuore della gente.
Il croccante di frutta secca
Allargando poi lo sguardo sulla tavola delle Feste si finisce inevitabilmente sui croccanti che della grande famiglia dei torroni sono un po’ i nonni. Semplice e ancora più antico il croccante di frutta secca è il dolce che conclude la tavola di Natale, Capodannno e Epifania. Un dolce fatto non solo di sapori genuini ma di gesti e tanta simbologia.
La grande semplicità degli ingredienti (solo zucchero e frutta secca tostata) fanno si che la qualità di un buon croccante non possa essere ottenuta con trucchetti e scorciatoie ma solo attraverso il rispetto e la conoscenza delle materie prime e della loro lavorazione. La consistenza friabile, leggera e vetrosa; il colore brunito, lucido e trasparente; il delicato profumo e il sapore di frutta secca. Questo fa di un croccante delle Feste un ottimo croccante da condividere a tavola con le persone più care.
Torrone e croccante: i maratoneti delle Feste
Se fossero una gara, le Feste di fine anno assomiglierebbero più ad una maratona che ad uno sprint dei 100 mt. e si sa che per vincere una maratona abbiamo bisogno di ottimi maratoneti e non di grandi sprinter.
La calza della Befana
Quando tutte le Feste saranno concluse, a deliziarci fino alla prossima ricorrenza rimarrà solo la calza della Befana. Anche qui torrone e croccante svolgono un ruolo fondamentale. A differenza di tutti gli altri dolci natalizi, panettone e pandoro in primis, una calza della Befana avrebbe meno senso senza di loro.
Quando tutti gli altri dolci annaspano e hanno il fiato corto, torrone e croccante trovano ancora un senso e donano felicità, perché in loro è racchiuso il vero significato e la semplice bellezza delle Feste!
