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Chupa Chups IL BASTONCINO “Salva-Mani”

chupa chups

Chi non conosce i CHUPA CHUPS? Sono spagnoli, il nome deriva dal verbo spagnolo CHUPAR, che significa “succhiare”.

Erano gli anni ’50, quando a Barcellona un certo Enric Bernat, nipote di Josep Bernat, noto pasticciere di Barcellona, decise di costituire assieme a Nuria Serra (figlia di un altro pasticciere barcellonese, poi divenuta sua moglie), una società tutta sua, che chiamò Productos Bernat.

Nel 1954, un amico di famiglia, Domingo Massanes, gli chiese di acquisire un’azienda produttrice di mele. Fu così, all’inizio, ma poi Bernat decise di convertire l’azienda in una fabbrica di lecca lecca. Convinse il socio e nel 1958, quando rilevò interamente l’azienda, le cambiò il nome in “Chupa Chups”.

Bernat capì una cosa semplice, ma in fondo geniale: i bambini, quando scartavano le caramelle, si ritrovavano le mani appiccicose; fu così che nacquero le caramelle sorrette da un bastoncino di legno (in seguito sostituito dalla plastica).

Per migliorare le vendite, chiese di mettere i lecca lecca vicino alla cassa anziché dietro al bancone, più facilmente a portata di mano dei bambini. Costo: una peseta ognuno.

Il logo del Chupa Chups fu creato dal pittore surrealista Salvador Dalí. La pubblicità in catalano diceva: “È rotondo e dura molto, Chupa Chups”.

Ebbero un successo immediato: dopo soli 5 anni di attività erano venduti in 300.000 negozi; oggi, in 150 Paesi.

I Chupa Chups arrivarono nello spazio a bordo della stazione MIR (e da lì più non ritornarono, ancora una volta… tutti mangiati! Era il 1995).