GLI ASSABESI E L’AVVENTURA COLONIALE ITALIANA
ASSABESI… un nome dolce e misterioso Teneri Gommosi alla Liquirizia.
L’origine del termine Assabesi va fatto risalire ai 1884, quando, in occasione dell’Esposizione Generale Italiana di Torino furono presentati come attrazione (siamo in pieno periodo coloniale) alcuni abitanti nella Baia di Assab; città portuale dell’Eritrea nella regione della Dancalia meridionale, sulla costa occidentale del Mar Rosso ed al tempo colonia italiana.
A quei tempi in Italia non si vedeva gente di colore e quindi qualcuno pensò di portare in Italia alcuni abitanti di quella terra e mostrarli come un’attrazione. Qualche giornale scrisse che era una buffonata e, possiamo aggiungere noi, mettere in mostra un essere umano come una curiosità non è certo una bella cosa. Comunque gli Assabesi diventarono famosi e le faccine di liquirizia, nere come loro, furono chiamate “asabesi” (nella versione popolar-dialettale si è persa una esse).
L’aspetto attraente, nero e lucido, e il suono accattivante del nome decretarono un successo che ancora oggi continua.
MODI DI DIRE
Arrampicarsi sugli asabesi levigati. = Pretendere di aver ragione contro l’evidenza.
Buono come un asabese. = Uno che non farebbe male a una mosca.
Dire pane al pane e asabesi agli asabesi. = Parlare in modo schietto.
Due asabesi. In espressioni come “non l’ho mica pagato due asabesi” indica una quantità assai ridotta.
E’ come un asabese in mezzo ai sassi. = Ha qualità assai superiori a chi (o a cosa) lo circonda.
E’ come un asabese senza liquirizia (oppure come un asabese bianco). = Non esiste.
Falso come un asabese di cemento. = Palesemente falso.
Fioccare come asabesi. = Arrivare in grande quantità.
Gustoso come un asabese. = Molto buono. In senso figurato: molto interessante.
Gettare acqua sugli asabesi roventi. = Cercare di portare la calma in una situazione esacerbata.
Nero asabese, nero come un asabese. = Nero scuro.
Per mille asabesi! = Perbacco! (esclamazione)
Svelto come un gatto di asabese. = Lentissimo nel muoversi o anche (in senso figurato) nel capire le cose.